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Sperando che questo blog serva per scambiare idee, pensieri, iniziative e qualsiasi critica positiva !!!
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Il Comitato Genitori

comitatogenitori@liceobellini.it
sito istituzionale

VIAGGIO DI ISTRUZIONE A PRAGA - SALDO


Circolare della Presidenza n. 268
 
OGGETTO: VIAGGIO DI ISTRUZIONE A PRAGA - SALDO

SALDO: € 112,00
La ricevuta di versamento di € 112,00 (saldo) sul bollettino postale intestato a: Liceo delle Scienze Umane  “C.T. BELLINI”  - servizio cassa n° c/c 12891289  (che può essere ritirato in segreteria) deve essere consegnato improrogabilmente entro e non oltre il 24/01/2012

In caso di rinuncia al viaggio non si ha diritto al rimborso delle quote versate.

N.B. munirsi di documento di identità non vidimata sul retro, tessera sanitaria e carta dello studente.

                                          

visita guidata al Museo della Scienza e della Tecnica di Milano classi I A e I G

Circolare della Presidenza n. 269


Oggetto: visita guidata al Museo della Scienza e della Tecnica di Milano e attività di
laboratorio di chimica: “in pila in batteria”


Le classi I A e I G, il 22 febbraio, saranno condotte a Milano dai docenti per visitare Museo della Scienza e della Tecnica e per svolgere l’attività laboratoriale “in pila in batteria” . 
Il costo della visita, per singolo allievo, è di 13,00 euro.
La somma comprende il viaggio con il pullman GT e la quota da destinare per lo svolgimento dell’attività laboratoriale, tale somma è da versare sul cc.n. 12892289 intestato al Liceo delle Scienze Umane “C.T. Bellini” entro il 21 gennaio 2013, specificando nella causale: “visita al Museo della scienza e della Tecnica di Milano”.
La ricevuta dell’avvenuto pagamento dovrà esser consegnata unitamente all’autorizzazione debitamente firmata dal genitore, alla prof.ssa Piccolo entro il 23 gennaio 2013.
Si fa presente che l’ingresso al Museo è di 4,00 € per ogni allievo, somma da versare il 22 febbraio alla prof.ssa Piccolo sul pullman durante il viaggio di andata.
Le docenti e in modo particolare la prof.ssa Piccolo ringraziano le famiglie per la collaborazione e il sostegno di suddette attività.

visita guidata al Museo della Scienza e della Tecnica di Milano classi II A e II H


Circolare della Presidenza n. 267

Oggetto: visita guidata al Museo della Scienza e della Tecnica di Milano e attività di
laboratorio di genetica: “selezioniamo i geni

Le classi II A e II H, il 19 febbraio, saranno condotte a Milano dai docenti per visitare Museo della Scienza e della Tecnica e per svolgere l’attività laboratoriale “selezioniamo i geni” . 
Il costo della visita, per singolo allievo, è di 13,00 euro.
La somma comprende il viaggio con il pullman GT e la quota da destinare per lo svolgimento dell’attività laboratoriale, tale somma è da versare sul cc.n. 12891289 intestato al Liceo delle Scienze Umane “C.T. Bellini” entro il 19 gennaio 2013, specificando nella causale: “visita al Museo della scienza e della Tecnica di Milano” (bollettino disponibile in Segreteria).
La ricevuta dell’avvenuto pagamento dovrà esser consegnata unitamente all’autorizzazione debitamente firmata dal genitore, alla prof.ssa Piccolo entro il 23 gennaio 2013.
Si fa presente che l’ingresso al Museo è di 4,00 € per ogni allievo, somma da versare il 19 febbraio alla prof.ssa Piccolo sul pullman durante il viaggio di andata.
Le docenti e in modo particolare la prof.ssa Piccolo ringraziano le famiglie per la collaborazione e il sostegno di suddette attività.

Visita guidata al Museo della Scienza e della Tecnica di Milano classe 3° B

Circolare della Presidenza n. 275

Oggetto: visita guidata al Museo della Scienza e della Tecnica di Milano e attività di               laboratorio delle nuove frontiere: “il profilo del DNA”


La classe 3° B il 31 gennaio 2013  parteciperà alla visita guidata al Museo della Scienza e della Tecnica, per svolgere l’attività  laboratoriale  “IL PROFILO DEL DNA”.
               Il costo dell’attività, per classe, è di euro 165,00, somma da versare anticipatamente sul c.c. 34889204;  il viaggio sarà fatto in treno, pertanto ogni singolo allievo dovrà munirsi di un biglietto ferroviario di andata e ritorno  e il biglietto della metropolitana.
              L’ingresso al Museo per le scuole è di soli 4 euro a persona, la somma sarà consegnata alla prof. LAISE  il giorno stesso della visita.

Fermiamoci 5 minuti e pensiamo alla salute

Paolo Veronesi
Chirurgo, Presidente Fondazione Umberto Veronesi

Fermiamoci 5 minuti e pensiamo alla salute: approfittiamo degli screening

Nei giorni scorsi ho avuto modo di analizzare i dati riguardanti il "Rapporto Screening", ovvero la quantità di persone che decidono di aderire agli screening oncologici messi a disposizione dalle varie Asl su tutto il territorio nazionale. I dati, pubblicati nel decimo rapporto dell'Osservatorio Nazionale Screening, si riferiscono all'anno 2010. Non nascondo di essere rimasto perplesso per la situazione totalmente a macchia di leopardo.
Gli screening sono un efficace metodo per andare a cercare, tra le persone che non hanno disturbi o sintomi, quelle che potrebbero avere una malattia in fase iniziale. Sono uno strumento straordinario che permette di salvare la vita a moltissime persone. Manca però purtroppo ancora questa consapevolezza. Le Asl sollecitano quasi 10 milioni di italiani ma solamente il 45% risponde alla chiamata.
Ma se da un lato è l'adesione a preoccupare, dall'altro dobbiamo sottolineare purtroppo la non perfetta organizzazione delle Asl. Il dato che più mi sta a cuore in quanto senologo riguarda quello relativo allo screening mammografico. Al nord vengono chiamate il 92% delle donne, nel centro l'82% e al sud, purtroppo, solo il 45%. La media nazionale è del 74%. Un dato, quello del sud, che però mi piace leggere in chiave positiva.
Il sistema degli screening in Italia è iniziato negli anni novanta grazie al contributo di alcune regioni. Fortunatamente all'inizio degli anni duemila si è esteso in tutto il Paese. Sino a pochi anni fa la copertura dello screening mammografico al sud raggiungeva solo il 10%. Oggi, come ho detto, siamo al 45%. Ecco perché voglio pensarla in maniera positiva.
Mi piacerebbe che in un futuro non molto lontano si potesse raggiungere la totalità sia nella copertura nazionale sia nell'adesione agli screening. Il mio non vuole essere un capriccio o un'imposizione. Da anni mi occupo di tumore al seno e non mi stancherò mai, insieme alla fondazione che presiedo, di continuare a lanciare il messaggio dell'importanza della prevenzione e della diagnosi precoce.
Lo screening mammografico è importante, è un buon inizio, ma non è sufficiente. Già a partire dai 35 anni è importante che le donne effettuino su base volontaria una ecografia una volta l'anno ed a partire dai 40 anni anche la mammografia annuale. Grazie alle moderne strumentazioni come la mammografia digitale, l'ecografia con sonde ad alta frequenza e la risonanza magnetica, è oggi possibile diagnosticare un tumore al seno in fase preclinica, prima cioè che sia palpabile dalla donna o dal medico. Quando la diagnosi avviene in questa finestra temporale la probabilità di guarigione a cinque anni è superiore al 98%.
Non solo, anche la qualità di vita può tornare ad essere la stessa, poiché abbiamo a disposizione tecniche di chirurgia innovative, capaci di conservare la mammella e i linfonodi mammari. Una vera rivoluzione se si pensa che anni fa spesso l'asportazione era totale.
Oggi, rispetto al passato, vedo nelle donne maggiore consapevolezza ma non dobbiamo abbassare la guardia. Ecco perché ora che siamo ad inizio anno, periodo ricco di buoni propositi, consiglio alle donne a partire dai 35-40 anni di età di prendersi un momento per pensare seriamente alla propria salute pianificando gli esami da fare. E' questo il messaggio che mi sento di lanciare oggi nel mio primo contributo sull'Huffington Post Italia.

La questione femminile


RIFORME E UN CAMBIO DI MENTALITÀ

La questione femminile


L'Italia non sta utilizzando al meglio una parte importante del suo capitale umano, le donne. È una perdita colossale per la nostra economia. Quando studiano, le ragazze italiane sono più brave dei ragazzi, in tutte le materie.

I dati del programma Pisa ( Programme for international student Assessment , l'indagine promossa dall'Ocse - l'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico - allo scopo di misurare le competenze degli studenti in matematica, scienze, lettura e abilità nel risolvere problemi) mostrano che a 15 anni le ragazze italiane raggiungono punteggi di gran lunga superiori ai maschi in «abilità di lettura» (510 contro 464, una differenza enorme) ma anche in «abilità scientifica» (490 contro 488). Solo in matematica le ragazze fanno un po' meno bene dei maschi.

Non è da escludere che questo sia un effetto indotto da una cultura che assegna a ragazzi e ragazze ruoli diversi: «La matematica è una cosa da uomini». Lo si vede nella scelta dell'università: il 76% delle matricole delle facoltà umanistiche sono donne; nelle scientifiche solo il 37%. Questa scelta probabilmente riflette anch'essa stereotipi culturali. Perché laurearsi in fisica nucleare per poi fare la casalinga? Meglio studiare poesia. Quando però le donne si iscrivono a una facoltà scientifica, spesso sono più brave: alla Federico II di Napoli, ad esempio, il 37% delle ragazze si laurea con 110 e lode, contro il 24% dei maschi.
La partecipazione alla forza lavoro delle donne in Italia è tra le più basse dei Paesi Ocse e la più bassa in Europa. Nel 2011 solo 52 donne italiane su 100, fra i 15 e i 64 anni, lavoravano o cercavano attivamente un lavoro. In Spagna erano 69, in Francia 66, in Germania 72, in Svezia 77. Solo in Messico e Turchia erano meno che in Italia. È vero che le donne più giovani lavorano di più: ad esempio, nella classe di età 35-44, il tasso di partecipazione è aumentato di 5 punti in un decennio. Ma rimane 15 punti inferiore al corrispondente tasso tedesco.
Il motivo di queste differenze straordinarie è che in Italia la divisione dei compiti tra lavoro domestico e lavoro retribuito sul mercato è più sperequata fra uomo e donna. La donna lavora in casa, il marito o il compagno in fabbrica, o in ufficio, sebbene, come abbiamo visto, il capitale umano delle donne giovani sia in media più alto di quello degli uomini.

Insomma, troppe donne con grandi potenzialità non le sfruttano. I dati lo dimostrano chiaramente. All'interno delle mura domestiche le donne italiane fanno molto di più dei loro compagni: 6,7 ore di lavoro casalingo al giorno contro meno di 3 ore.

Sommando il lavoro nel mercato e a casa, sono gli uomini ad apparire cicale mentre le donne, come formiche operose, lavorano quasi 80 minuti al giorno in più dei loro compagni. E questo accade indipendentemente dal livello di istruzione: è vero sia per le donne con la licenza elementare che per le laureate.
Perché le donne italiane lavorano così poco fuori casa? Si dice perché non ci sono abbastanza asili nido gratuiti o sussidiati. Magari fosse così semplice! In primo luogo tutte le donne in Italia lavorano meno che in altri Paesi, non solo le giovani madri. Inoltre, in molti casi, i bambini non verrebbero mandati al nido neanche se questo fosse gratuito perché si pensa che sia la mamma a doversi occupare dei figli piccoli.
Ci si aspetterebbe che il nostro fosse un Paese con un alto tasso di natalità. E, invece, tanta attenzione per i figli non si riflette in tassi di fertilità altrettanto elevati: anzi, la fertilità è molto più alta in Svezia, dove quasi tutte le donne lavorano (1,9 figli per donna), che in Italia (1,4).
Insomma, le ragioni della scarsa partecipazione al lavoro sono molto più profonde: hanno a che fare con la nostra cultura, che assegna alla donna il ruolo di «angelo del focolare» e all'uomo quello di produttore di reddito.

Ma il risultato è che tanti uomini mediocri fanno un mediocre lavoro in ufficio; un lavoro che le loro mogli casalinghe farebbero molto meglio perché hanno più capitale umano. Inoltre, al momento degli scatti di carriera spesso le imprese preferiscono gli uomini; magari non semplicemente per discriminazione di genere, ma perché sanno che in caso di conflitto fra esigenze familiari e aziendali un uomo sarà più disposto di una donna ad anteporre le esigenze dell'azienda a quelle della famiglia.

Il risultato è che il capitale umano del nostro Paese è sottoutilizzato perché quello femminile è usato poco e male.
La famiglia rimane un'istituzione fondamentale della società, nessuno lo nega. Ma il punto è che in Italia, più di ogni altro Paese europeo, il carico della famiglia è troppo sbilanciato sulla donna. Fino a quando non si aggiusta questa equazione non si fanno passi avanti. Sia chiaro: ci stiamo muovendo su un terreno minato, che sfiora il dirigismo culturale. Forse gli italiani (uomini e donne) sono contenti così. Cioè sono contenti di una distribuzione del lavoro domestico e nel mercato tanto sbilanciata. Se così fosse, non c'è alcun motivo per cui il legislatore debba intervenire.
Ma siamo proprio sicuri che le donne italiane siano così felici di assumersi carichi domestici che paiono ben superiori a quelli delle donne di altri Paesi europei? Siamo così sicuri che tutte le donne siano contente di non essere promosse nel lavoro perché devono farsi carico della famiglia (non solo dei figli, anche di genitori e parenti anziani) praticamente da sole?
Forse no, e allora il prossimo governo dovrà mettere la questione del lavoro femminile al centro del suo programma. Proposte ce ne sono. Ad esempio uno di noi (Alesina, insieme ad Andrea Ichino) ha da tempo suggerito vari metodi per detassare il lavoro femminile e favorire la partecipazione al lavoro delle donne. Si deve anche pensare a un uso molto più flessibile del part-time per facilitare la gestione familiare, come nei Paesi nordici, dove il part-time è molto più diffuso che da noi. Attenzione però: part-time sia per uomini che per donne, appunto per riequilibrare i ruoli nella famiglia.
Mario Monti nella sua Agenda ha ricordato il problema del ruolo della donna nella nostra società. Il prossimo governo dovrà partire proprio da lì.

Alberto Alesina e Francesco Giavazzi15 gennaio 2013

Liceo economico-sociale


Liceo Economico-sociale italiano e i Licei sportivi: nuove opportunità da cogliere per il nuovo anno scolastico
Roma, 11 Gennaio 2013
Liceo economico-sociale

Il nostro Paese si è dotato finalmente di un indirizzo al passo con i tempi e con il futuro dei giovani: il liceo economico sociale. La novità per l’Italia, rappresentata da un percorso liceale ad indirizzo giuridico-economico, non è ancora abbastanza conosciuta dall’opinione pubblica, a causa della sua recente nascita (sono 360 in tutto licei in Italia) e ciò è in contrasto invece con i vantaggi per il sistema Paese e per il futuro di tanti giovani che un liceo di questo tipo può portare.
Se ne parlerà mercoledì 16 a Roma, in un seminario dal titolo: “Il Liceo economico-sociale italiano: una nuova opportunità per il futuro dei giovani e per il sistema paese”, presso l’università LUISS alla presenza, tra gli altri, del sottosegretario Elena Ugolini, del Direttore degli Ordinamenti Carmela Palumbo e del Rettore della LUISS, prof. Massimo Egidi.

Negli altri paesi europei il liceo economico rappresenta da anni un pilastro dei sistemi scolastici e, indirettamente, dello sviluppo sociale ed economico.

Per questo motivo si è voluto che la prima azione del progetto di quest’anno consistesse in un seminario nazionale in concomitanza con l’apertura delle iscrizioni per il nuovo anno scolastico e con gli interventi di orientamento attuati dalle scuole.  Il seminario è rivolto ai dirigenti scolatici e ai docenti di tutti i licei economico-sociali italiani ed è finalizzato anche a diffondere una maggiore conoscenza delle caratteristiche dell’indirizzo liceale, a non disperdere un’offerta formativa di valore i cui obiettivi sono condivisi da larga parte del mondo della scuola, dell’università, della cultura e del giornalismo.

Tutti i licei economico-sociali, statali e paritari, sono riuniti online in una “community nazionale” sul sito:
www.liceoeconomicosociale.it.

M.O.O.C: l’Università online con filosofia open source

M.O.O.C: l’Università online con filosofia open source

 
Seguire lezioni direttamente da casa e ottenere una Laurea in maniera totalmente gratuita. Un sogno? Forse.
Coursera, una Start Up con sede nella Silicon Valley, si sta prodigando perché questo diventi presto realtà (www.coursera.org).
L’obiettivo è quello di creare una serie di corsi online totalmente gratuiti, messi a disposizione dalle migliori Università del pianeta e accessibili 24 ore su 24 dalla più larga utenza possibile.
Il progetto è nato nel 2008 col nome di M.O.O.C., Massively Online Open Course, e da allora ha fatto passi da gigante. Il territorio americano è quello che di gran lunga ha più accesso al sistema, offerto oggi dalle Università di Princeton, Stanford, Michigan e Pennsylvania.
Questo tentativo di reinventare lo studio universitario ha enormi potenzialità, che di anno in anno diventano sempre più concrete con l’aumento del numero dei corsi e il miglioramento dei sistemi di accesso.
In Italia la situazione circa l’E-learning, corsi di apprendimento online che hanno ispirato il M.O.O.C., è ancora agli esordi e in fase di stagnazione. Ma con essa, anche la maggioranza delle Nazioni che mettono a disposizione corsi online non riescono a farli funzionare come dovrebbero.  I problemi di fondo sono un cattivo funzionamento delle piattaforme d’accesso e una profonda inefficacia pedagogica. Nonostante ciò il progetto procede bene, almeno negli Stati Uniti, e lascia ben sperare.
L’unica cosa che davvero rappresenta un ostacolo per questo sensazionale progetto è di natura amministrativo-politica. Infatti, soltanto quando si troverà la maniera di convertire i crediti virtuali ottenuti dalla frequentazione dei corsi online in crediti reali, e quindi in diplomi veri e propri, allora i propositi di Coursera diverranno una nuova, potentissima realtà.
Questo progetto testimonia come le nuove tecnologie abbiano un potenziale a dir poco rivoluzionario. Di fronte a questo sarebbe il caso di accoglierle e sfruttarle a nostro vantaggio anziché demonizzarle in virtù di paure infondate.
Come diceva un noto slogan, “la potenza è nulla senza il controllo”. Abbiamo la potenza e siamo in grado di controllarla. Ora non resta che farla nostra.
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Concorso “EconoMia”

Concorso “EconoMia”

EconoMia Trento
Dal 7 gennaio al 31 dicembre 2013 sono aperte le iscrizioni delle scuole al Concorso “EconoMia”, rivolto a studenti delle ultime due classi delle scuole secondarie superiori. La bellissima iniziativa è stata definita da AEEE-Italia, ITE Bodoni di Parma assieme ai promotori del Festival dell’Economia di Trento.  Il Concorso è infatti organizzato dal Comitato promotore del Festival dell’Economia di Trento, composto da Provincia autonoma di Trento, Comune e Università degli Studi di Trento, insieme all’Editore Laterza responsabile della progettazione e organizzazione del Festival dell’Economia, all’Istituto Tecnico Economico “Bodoni” di Parma, all’Associazione Europea per l’Educazione Economica AEEE-Italia e all’IPRASE di Trento.

Il MIUR, a firma di Carmela Palumbo Direttore Generale per gli Ordinamenti Scolastici e per l’Autonomia Scolastica, ha inviato il 19 dicembre 2012 Circolare alle scuole e agli USR: http://hubmiur.pubblica.istruzione.it/web/istruzione/prot8339_12

Il Regolamento, i materiali didattici e le informazioni per partecipare al Concorso sono collocati sul sito www.concorsoeconomia.it.

Lo scopo del Concorso è quello di favorire la diffusione della cultura economica nei licei, istituti tecnici e professionali, istruzione e formazione professionale regionale. Il Concorso si svolgerà sul tema “Sovranità in conflitto”, filo conduttore dell’Edizione 2013 del Festival di Trento, ed i 20 migliori classificati saranno premiati con l’ospitalità gratuita nelle giornate del Festival e con una somma in denaro. La prima parte delle prove consisterà in item a risposta chiusa o aperta univoca, sulla falsariga dei test OCSE-PISA e di altre prove internazionali e nazionali di valutazione obiettiva; la seconda parte consisterà nella redazione di un saggio breve con griglia di correzione definita in modo adeguato. Una commissione internazionale di esperti – composta da rappresentanti di università, scuola e istituzioni di ricerca – avrà il compito di predisporre i contenuti, le modalità e i criteri di valutazione delle prove, che avranno una durata complessiva di tre ore e si svolgeranno in un’unica data su tutto il territorio nazionale.

Il Concorso EconoMia è un’opportunità stimolante per scuole e studenti per avvicinarsi alla comprensione della società contemporanea.

LIM: uno strumento per tutte le materie


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LIM: uno strumento per tutte le materie

di Stefano Glenzer
3 dicembre 2012
L’uso delle LIM secondo i docenti interpellati dalla nostra indagine: funziona di più per le scienze e per spiegare, ma è sempre utile, persino nelle interrogazioni.
La Lavagna Interattiva Multimediale (LIM) è un po’ come il nero: va con tutto. Per nove insegnanti su dieci tra quelli coinvolti nella prima indagine condotta da Gfk-Eurisko per Pearson è uno strumento adatto per tutte le materie, e infatti viene utilizzata per almeno la metà del tempo trascorso in aula. La LIM viene accesa soprattutto per le spiegazioni e le esercitazioni, rispettivamente per il 49% e il 35% delle ore complessive: l’interattività che offre, la capacità di catturare l’attenzione dei ragazzi e l’arricchimento delle lezioni con materiali audio, video, collegamenti ipertestuali e interdisciplinari forniscono un supporto importante. Ancora da migliorare è l’uso per le interrogazioni, in media poco più di 10 minuti all’ora.
L’impiego nelle spiegazioni sale fino al 56% delle ore settimanali nelle materie scientifiche. Ma anche le materie umanistiche, linguistiche e applicate si mantengono su buone medie: in tutti e tre questi casi le LIM vengono sfruttate per più del 40% delle lezioni. Per un insegnante su tre la LIM ha cambiato il metodo di insegnamento: secondo il 41% dei professori che hanno aggiornato il proprio modo di educare, il cambiamento ha riguardato il linguaggio, più visivo e multimediale. I docenti hanno notato una partecipazione più attiva e dinamica dei ragazzi, lezioni meno frontali e più interattive.

La LIM cambia il modo di insegnare


Analisi ricerca LIM
 

La LIM cambia il modo di insegnare 7 maggio 2012

La LIM rende la lezione più interattiva e visuale
La ricerca di Pearson Italia sull’uso della lavagna interattiva multimediale mette in luce che l’uso di questo strumento cambia la didattica in classe, da “cattedratica” e  “verticale”, diventa “partecipativa” e “orizzontale”.
Il campione intervistato è composto da insegnanti della scuola secondaria di primo grado che nel  70% dei casi utilizzano la LIM da almeno due anni. L’uso costante ha portato molti di loro (soprattutto chi usa la LIM da più tempo) a coinvolgere in modo attivo gli studenti, con una maggior partecipazione in  tutte le fasi dell’insegnamento in classe, non solo durante i laboratori e le attività di valutazione.
In questo primo approfondimento sui risultati della ricerca scopriamo come cambia il lavoro dell’insegnante con la LIM.

Come cambia il lavoro dell’insegnante?


LIM in classe


A lezione con la LIM. Foto: Catherine Yeulet/Photos.com
 

I risultati della prima ricerca sull’uso della LIM in classe 8 maggio 2012

Gli oltre trecento insegnanti intervistati da Gfk Eurisko per Pearson Italia hanno le idee ben chiare: la didattica con la LIM non è più la stessa, il rapporto con i ragazzi è migliorato e, quale che sia la materia insegnata, è sempre un vantaggio averla in classe. Nonostante preparare le lezioni sia più impegnativo (lo sostiene il 64% degli interessati), il 97% afferma che non tornerebbe più indietro. Perché? Perché la LIM è efficace, i ragazzi partecipano di più e preparare le lezioni è più faticoso, sì, è vero, ma il risultato che si ottiene vale l’impegno. Infatti, il 70% dichiara di aver rilevato un aumento dell’efficacia del proprio insegnamento e, soprattutto, riporta la soddisfazione di vedere sulla faccia dei ragazzi “entusiasmo, curiosità, voglia di partecipare e collaborazione”, per citare alcuni termini usati dai docenti. E così la LIM si prende in media un bell’8+ dagli insegnanti italiani.
Il campione su cui si basa l’indagine è composto da docenti della scuola secondaria di primo grado nella cui scuola è presente almeno una LIM, equamente distribuiti sul territorio italiano e di discipline diverse, dalla matematica alla letteratura. Alcuni di loro sono appassionati di tecnologia, altri sono utilizzatori saltuari. In ogni caso, la soddisfazione è sempre altissima.
I dati raccolti durante la prima fase dell’indagine sono molti, racconteremo nel dettaglio i singoli aspetti emersi con articoli che pubblicheremo a cadenza regolare in questo sito.

progetto Cl@ssi 2.0

Per il raggiungimento degli obiettivi previsti dal progetto Cl@ssi 2.0, che ha, a livello internazionale, dei “progetti gemelli”- in Spagna il progetto Escuela 2.0 e in Inghilterra il progetto CAPITAL - è necessario tenere presente alcune tendenze diffuse negli ultimi anni nell’ambito dei servizi e degli strumenti a supporto dell’apprendimento. Questi infatti si presentano come applicazioni di facile uso che non richiedono specifiche competenze e rendendo quindi indipendente l’utente. Tra queste tecnologie rientrano anche le Lavagne Interattive la cui rapida diffusione ha dimostrato l’alto  potenziale delle ICT nel guidare il cambiamento degli ambienti di apprendimento.
Terminati i processi di diffusione delle tecnologie su larga scala a scuola, anche a livello europeo, è urgente verificare se e quanto le tecnologie siano state integrate all’ambiente di apprendimento e se la loro presenza abbia apportato delle modifiche/cambiamenti alle metodologie didattiche al fine di sostenerne  il processo di stabilizzazione.

iscrizioni per il prossimo anno scolastico

Con nota n. 4880 del 5-11-2012 sono state fornite indicazioni per il consolidamento delle frequenze 2012/2013 nell’Anagrafe Nazionale degli Alunni.
L’approssimarsi delle iscrizioni per il prossimo anno scolastico, da effettuare esclusivamente con modalità on line, richiede necessariamente l’integrale e puntuale aggiornamento dei dati presenti nell’Anagrafe, per consentire alle famiglie di potersi avvalere del nuovo servizio che interessa tutti gli alunni all’ingresso di ogni ciclo di studi.

Borse di Studio Banca Intesa San Paolo

BANDO DI CONCORSO 2013-2014 - SOGGIORNI ESTIVI DI STUDIO ALL’ESTERO
riservati ai figli dei Clienti delle banche italiane del Gruppo Intesa Sanpaolo

REQUISITI DEI PARTECIPANTI
Le borse di studio sono riservate esclusivamente agli studenti:
• delle scuole medie superiori nati tra il 1 luglio 1995 e il 31 luglio 1998;
• che abbiano almeno un genitore intestatario o cointestario di un conto corrente presso una Banca del Gruppo Intesa Sanpaolo sul territorio italiano, alla data del 30/11/2012.

MODALITÀ E QUOTA DI ISCRIZIONE
Coloro che intendono iscrivere alle prove selettive i propri figli, dovranno compilare la scheda di iscrizione on line sul sito di Intercultura (www.intercultura.it), allegando la ricevuta di versamento di 50€ (da effettuare sul c/c postale n.72036130 intestato a Intercultura) entro e non oltre: domenica 20 gennaio 2013.
Allo scopo di dare esecuzione alla richiesta di partecipazione all’iniziativa, Intercultura comunicherà i dati identificativi idonei ad accertare il requisito di “cliente” a Intesa Sanpaolo S.p.A.. Il conferimento dei dati personali necessari a tale finalità non è obbligatorio, ma il rifiuto a fornirli comporta l’impossibilità di eseguire quanto richiesto.
Per ulteriori informazioni è possibile visitare il sito www.intercultura.it o telefonare alla Segreteria di Intercultura al numero 06/48882411.

visita guidata al Museo della Scienza e della Tecnica di Milano


Oggetto: visita guidata al Museo della Scienza e della Tecnica di Milano e attività di               laboratorio delle nuove frontiere: “LA TAVOLA PERIODICA”


                  Le classi quinte il 16 gennaio  2013 parteciperanno alla visita guidata al Museo della Scienza e della Tecnica, per svolgere l’attività  laboratoriale.

RETTIFICA CONSEGNA PAGELLE 1° TRIMESTRE


CIRCOLARE DELLA PRESIDENZA N. 262
OGGETTO : RETTIFICA CONSEGNA PAGELLE 1° TRIMESTRE


Si comunica una variazione per la consegna delle pagelle del 1° quadrimestre nella classe 1B: anziché
1 B  SC U
VIETTI – SPATERI
19
1° corridoio sx



va letto

1 B  SC U
VIETTI – ARGIRO’
19
1° corridoio sx

I pomeriggi di “aiuto allo studio”

 
Come da accordi presi con la  Dirigente Scolastica, l’Associazione Ex Allievi ripropone, per il quinto anno consecutivo, i pomeriggi di “aiuto allo studio” rivolti agli studenti e alle studentesse delle classi prime e seconde dell’Istituto.
  • L’iscrizione è mensile e rinnovabile.
  • Qualora si scelga un pomeriggio a settimana (per un totale mensile di 4 incontri di 2 ore ciascuno), il costo totale sarà di € 30, mentre due pomeriggi ( 8 incontri di 2 ore ciascuno) avranno un costo di € 60 (N.B. il prezzo è stato RIDOTTO per via del pomeriggio perso a causa della pausa natalizia.)
  • Orario: dalle 14 alle 16.
  • Periodo: mese di GENNAIO.
  • Modalità: Aiuto allo studio individuale ed intensivo, lavoro di gruppo in accordo con indicazioni degli insegnanti delle classi Prime e Seconde.
  • Luogo: biblioteca dell’Istituto, aule dell’istituto dedicate.
  • Materiale utilizzato: computers, internet, testi a disposizione in biblioteca, libri di testo.
  • Obiettivo: sviluppare il metodo di studio e aiutare concretamente nello svolgimento dei compiti assegnati.

Note: si prega di prendere in visione il documento allegato relativo al regolamento dei suddetti corsi, che dovrà essere controfirmato dal genitore.
 
--------------------------------------------------------------------------------
(da staccare e consegnare agli ex allievi)
Io, sottoscritto/a _____________________________________, genitore dell’alunna/o _________________________ classe _________, autorizzo mia/mio figlia/o _____________________________ a frequentare il corso di aiuto allo studio nel/i pomeriggio/i di:
Mercoledì (materie umanistiche, scientifiche, lingue straniere)
Venerdì (materie umanistiche, scientifiche, lingue straniere)

Questa iscrizione è valida per il mese di GENNAIO, e sarà rinnovabile per i successivi mesi con una nuova iscrizione (una circolare informerà con adeguato anticipo le famiglie). Il tagliando, l’importo previsto e il documento allegato relativo al regolamento dovranno essere consegnati tassativamente agli Ex Allievi il giorno stesso dell’inizio corsi (Mercoledì 9 GENNAIO e\o Venerdì 11 GENNAIO.)                                                                                                  
                                                                 Firma ______________________________  

Comunicato del Ministero

Ufficio Stampa
Roma, 9 gennaio 2013

Scuola, più di 50 milioni di euro agli istituti con maggiori difficoltà economiche

Procedure più semplici e tempestive per trasferire risorse alle scuole 

Risorse in arrivo per le scuole con le maggiori difficoltà finanziarie. Attraverso un’attenta verifica dei debiti di tutte le scuole italiane, il Miur ha individuato gli istituti che, dopo aver anticipato con risorse proprie i pagamenti delle supplenze e di altre spese per il personale, si trovano a dover gestire le maggiori difficoltà di bilancio. Le scuole in questione sono 1.076, su un totale di oltre 9mila. Ad esse saranno assegnati, complessivamente, 54,4 milioni di euro.
In media saranno assegnati ad ogni scuola beneficiaria oltre 50mila euro. Nello specifico, in base alle particolari necessità di ogni istituto, lo stanziamento potrà oscillare da un minino di 800 euro ad un massimo di 200mila euro. Al momento, tre quarti della somma complessiva, circa 40milioni di euro, sono già stati assegnati e sono quindi a disposizione delle scuole individuate. La parte restante sarà trasferita a giorni agli istituti ancora in attesa delle risorse previste.
Questo provvedimento, che dà respiro ai bilanci degli istituti scolastici più in difficoltà, è parte di un intervento più ampio elaborato dal Ministero nel corso del 2012 per semplificare le procedure amministrative e trasferire con maggiore tempestività le risorse dall’amministrazione centrale alle scuole. Così, a partire da quest’anno, tutti i fondi - compresi quelli previsti dalla Legge 440/97 che in passato giungevano alle scuole anche con diversi anni di ritardo - potranno essere messi a disposizione delle scuole con un solo Decreto del Ministro, da emanare già nel mese di gennaio, in modo da garantire risorse certe nei tempi necessari per programmare le attività amministrative e didattiche per l’intero anno solare.

Iscrizione scuola 2013-2014 online

Iscrizione a scuola online

Iscrizione scuola 2013-2014 online Internet: L’iscrizione a scuola avviene solo online. Ecco i passaggi da seguire. Non mancano le perplessità a causa della non completa copertura digitale dell’Italia.


Novità per l’iscrizione all’anno scolastico 2013/2014

Novità per l’iscrizione all’anno scolastico 2013/2014

La normativa vigente (legge 7 agosto 2012, n. 135) stabilisce che “A decorrere dall'anno scolastico 2012-2013, le iscrizioni alle istituzioni scolastiche statali di ogni ordine e grado per gli anni scolastici successivi avvengono esclusivamente in modalità on line”. Per tale ragione è stato realizzata questa pagina web che accompagna le famiglie nel percorso per l’iscrizione on line: dalla registrazione, alla ricerca della scuola desiderata, dalla compilazione del modulo di iscrizione al suo inoltro.
Per iniziare, e quindi per registrarti, clicca su "Iscrizioni online"
attiva dal 21 Gennaio 2013.

Sospensione didattica

Circolare della Presidenza n. 257

Come deliberato dal Collegio Docenti in data  26 ottobre 2012, si comunica che la sospensione didattica per lo svolgimento del recupero in itinere si svolgerà dal 23/01/2013 al 29/01/2013. Tale pausa didattica, che inevitabilmente coinvolge l’intera classe, sarà svolta a giudizio dei singoli docenti per quelle discipline in cui si presenti un congruo numero di insufficienti. Al termine di questo periodo si potrà procedere alla verifica del saldo debito con prove scritte e/o orali, compatibilmente con la specificità delle singole materie.

PROF. EMILY



DOPO L’ESPERIENZA DELL’ANNO SCOLASTICO 2010/11 CHE AVEVA VISTO LA PRESENZA DELLA NEOLAUREATA AMERICANA LOUISA IN ISTITUTO PER TRE MESI, DAL 07/01/13 A SEGUITO DELLA CONVENZIONE DI TIROCINIO DI FORMAZIONE E ORIENTAMENTO A BENEFICIO DI CITTADINI NON APPARTENENTI ALL’UNIONE EUROPEA RESIDENTI ALL’ESTERO STIPULATA IN RETE CON ALTRE SCUOLE DEL TERRITORIO, EMILY, UNIVERSITARIA IN FLORIDA, SARA’ CON NOI FINO ALLA FINE DELL’ANNO SCOLASTICO. SVOLGERA’ LEZIONI IN COMPRESENZA CON INSEGNANTI ITALIANI DI INGLESE E DI MATERIE SCIENTIFICHE E LETTERARIE CON METODOLOGIA CLIL.

Le Malelingue

Non puoi piacere a tutti. Per quanto ti impegni, per quanto ce la metti tutta ci sarà sempre chi avrà da ridire. Da disapprovare. Da accusare.
L’ho imparato a mie spese.
Da ragazzo ci restavo malissimo quando qualcuno mi criticava. Per carità, le critiche costruttive vanno benissimo: aiutano a migliorare. Ma ci sono persone che criticano sempre. E comunque. Per invidia. Per gelosia. Per meschinità. Perché se hai successo si rodono il fegato. Perché credono che se tu sali, loro scendono.
Sono dei mediocri: gente frustrata, insoddisfatta. Che rosica se tu prosperi. Sta male se tu stai bene. Perché i tuoi successi fanno apparire ancora più clamorosi, per contrasto, i loro insuccessi.
La cosa da fare è una sola: infischiarsene. Alzare le spalle. O, come suggeriva Gesù ai suoi apostoli, spesso vittime dell’ostilità popolare, scuotere la polvere dai calzari.
Sei convinto di quello che fai? Sei sicuro che sia la cosa giusta? Perfetto. Allora fregatene delle malelingue. Sai che, qualunque cosa farai, avranno sempre e comunque da ridire.
Come nella seguente favola di Esopo. Padre e figlio vanno a casa, con il loro asinello al fianco. Un passante li vede e sghignazza: Siete più somari voi di lui, avete un asino e andate a piedi! Allora gli salgono in groppa. Un secondo viandante li accusa: Vi denuncio per maltrattamenti, non si può stare in due sull’asino, state spezzando la schiena alla povera bestiola! Il figlio scende, il padre resta sull’asino. Arriva un terzo signore che grida: Vergogna, il padre grande e grosso sta seduto mentre il ragazzino, mingherlino e fragile, è costretto a faticare! Altro cambiamento: il padre scende, il figlio sale. Quand’ecco che li vede un anziano e dà fuori di matto: “Che mondo è mai questo, dove i giovani mancano di rispetto ai vecchi! Che schifo, un ragazzo nel pieno delle forze non cede il posto al vecchio padre!”.
Morale: non puoi accontentare tutti. L’importante è che tu sia contento di te stesso.
Non perdere tempo ed energia a tormentarti su quello che dicono, o pensano, gli altri. Sono tempo ed energia che distogli dal tuo scopo: raggiungere i tuoi obiettivi. E raggiungere, per quanto possibile su questo pianeta, la felicità. Non dare ai maligni la soddisfazione di soffrire per le loro cattiverie. Segui invece il consiglio di Dante: Non ti curar di loro, ma guarda e passa.
Redazione di Panorama

SUBIRE VESSAZIONI ALTERA IL D.N.A.(BULLISMO, MOBBING)

Subire vessazioni crea dei danni incalcolabili sulla propria psiche, è sicuro. Il carattere si modifica, la personalità diventa disturbata e la depressione è in agguato. Ciò che non si conosceva è che essere vittime di bullismo da piccoli lascia un’impronta indelebile anche sul Dna, modificando l’attività di geni importanti per la regolazione dell’umore e implicati nello sviluppo di disturbi depressivi. E' una ricerca del Centre for Studies on Human Stress (CSHS) all’ospedale Louis-H. Lafontaine e Università di Montreal a dimostrarlo. Il lavoro è stato pubblicato sulla rivista Psychological Medicine e ha coinvolto 28 coppie di gemelli identici analizzati a più riprese prima e dopo che uno dei due fratelli rimanesse vittima di atti di bullismo. E' noto che i gemelli abbiano lo stesso DNA, le differenze a livello genetico possono essere imputate a esperienze differenti fatte sicuramente in ambiente extra familiare. Sembra che il gene SERT nelle persone che subiscono bullismo sia modificato, rendendo meno efficiente l’effetto positivo della serotonina sull’umore. "Molti considerano i nostri geni immutabili - spiega Isabelle Ouellet-Morin, che ha coordinato la ricerca - questo studio suggerisce, invece, che l'ambiente, anche quello sociale, può influire sul loro funzionamento. 

Date delle prove scritte dell'esame di Stato

Sono uscite le date dell’esame di maturità 2013. Le prove scritte dell’esame di Stato si svolgeranno nei seguenti giorni:
19 giugno 2013 – Prima prova scritta di Italiano
20 giugno 2013 – Seconda prova scritta
??? giugno 2013 – Terza prova scritta multidisciplinare (dipende se vogliono lasciare il week- end lungo oppure fare la terza prova subito venerdì 21 giugno).

Anche quest’anno le prove arriveranno direttamente negli istituti attraverso i famosi “plichi telematici”, quindi sarà impossibile sapere in anticipo i temi di prima prova, le tracce di seconda prova e tantomeno le domande di terza prova.

ACCONTO STAGE LINGUISTICO MALTA

Circolare della Presidenza n. 241
Periodo: dal 25/02/2013 al 03/03/2013 
(Il programma di viaggio  dettagliato verrà comunicato in seguito)
La quota comprende:
1 -  volo aereo a/r
2 -  corso di studio di lingua inglese
3-   sistemazione in camera doppia e trattamento di pensione completa
3 -  uso del materiale didattico
4 -  Assicurazione 
5 -  Certificato di fine corso
6-   gadget VIVA
     
L’acconto di € 150,00 (centocinquanta/00)  sul bollettino postale intestato a: Istituto Magistrale “C.T. BELLINI”  - servizio cassa n° c/c 12891289  (che sarà consegnato dalla Prof.ssa Donati)  dovrà essere versato solo dopo il 1° gennaio 2013 (per questioni finanziarie: chiusura di cassa). La ricevuta  dovrà  essere consegnata in Segreteria improrogabilmente entro e non oltre il 07/01/2012 per conferma.
In caso di rinuncia al viaggio non si ha diritto al rimborso della quota versata.
N.B. munirsi di documento di identità  valido e della tessera sanitaria.