Benvenuti !!!

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Sperando che questo blog serva per scambiare idee, pensieri, iniziative e qualsiasi critica positiva !!!
Vi aspettiamo numerosi!!!

Il Comitato Genitori

comitatogenitori@liceobellini.it
sito istituzionale

BELLINI GREEN NIGHT

30 aprile 2014, alle ore 20:30
presso il Liceo
BELLINI GREEN NIGHT
Durante la riunione verrà presentato il progetto ADOTTA IL VERDE e attraverso appositi spazi tematici e attività multimediali, verranno illustrate le attività svolte ed esposti i progetti per comprendere l’impegno dei nostri ragazzi  e i risultati raggiunti in termini di
·       Forte socializzazione

·       Esperienza di condivisione progettuale con studenti di altre nazioni

·       Notevole aumento della conoscenza della lingua straniera

E’ prevista la degustazione di prodotti a base di riso
Ciascuno potrà offrire un piccolo contributo economico, ‘adottando il verde’ del Liceo, per la predisposizione dell’impianto di irrigazione e per la manutenzione dell’area,  che verrà raccolto dagli studenti nel corso della serata.
PER MOTIVI ORGANIZZATIVI
(preparazione della degustazione)
E' NECESSARIO 
CONFERMARE IL NUMERO DEI PARTECIPANTI  ALLA RIUNIONE
 (es. : allievo, allievo+un genitore, allievo+2 genitori, ecc)

TRAMITE IL TAGLIANDO CONSEGNATO A SCUOLA OPPURE 

TRAMITE MAIL ENTRO IL MARTEDI' 22 APRILE:
 comitatogenitori@liceobellini.it 

PROGETTO ADOTTA IL VERDE


Carissimi genitori, il Consiglio di Istituto ha deliberato, su proposta del Comitato Genitori, l’avvio del progetto “ADOTTA IL VERDE” che prevede l’abbellimento degli spazi verdi dell’Istituto attualmente lasciati incolti. Tale proposta sostiene l’adozione, la cura progressiva e il mantenimento da parte degli studenti delle aree del giardino del Liceo, da continuare nell’arco degli anni, nell’intento di conservare un ambiente più bello, decoroso ed ecologicamente accogliente.

In questo momento, il progetto coinvolge la parte antistante l’Istituto, visibile dall’esterno e costituirà, con l’apposizione di una targa, il memoriale del progetto COMENIUS 2012/2014 a cui il nostro Liceo ha preso parte e che, ricordiamo, è stato focalizzato sull’ecologia e la conservazione dell’ambiente per migliorare la qualità dell’istruzione a livello europeo, per promuovere la mobilità, l’apprendimento delle lingue straniere e  acquistare un livello più elevato di inclusione attraverso scambi e attività di cooperazione tra i diversi paesi.

La progettazione della parte di giardino antistante al Liceo, da vedere nella locandina inviatavi tramite mail, è stata realizzata in collaborazione tra gli allievi e gli insegnanti del liceo e l’Istituto Bonfantini.

Per attuare questa prima parte del progetto “ADOTTA ILVERDE” abbiamo bisogno dell’impegno e la collaborazione di tutti !!!!

Workshop “La tutela dei minori su internet e social network”-

TUTTI INVITATI, genitori, docenti , studenti 

La tutela dei minori su internet e social network

SABATO 15 FEBBRAIO ALLE ORE 9 
PRESSO L'AULA MAGNA DELL'ATENEO AVOGADRO, 
via Perrone 18, Novara 

Gli anni neri della cultura in Italia

Sempre meno ingressi ai musei. Soprattutto a quelli gratuiti. E declino di cinema e teatri. I dati del 2013 confermano l'allarmante crisi di arte, musica e spettacoli da Napoli a Venezia. In rosso, per il secondo anno di fila, dopo lunghe stagioni di miglioramenti. E il 2014 si presenta ancora più difficile 
No, non è una questione di soldi. Non è solo per via della crisi economica che negli ultimi due anni il numero di visitatori a musei e mostre, in Italia, è colato a picco, dopo intere stagioni di crescita costante. I numeri del 2013, appena pubblicati da Istat e Federculture, sono l'ennesima batosta alle speranze di chi crede nella cultura di questo Paese. A quanto pare amare l'arte è sempre meno di moda: l'anno scorso solo 25 persone su 100 hanno messo piede in una galleria almeno una volta. Nel 2010 erano 30. Colpa della naturale spending review delle famiglie, in un momento in cui i redditi sono sempre più in bilico? Sicuramente. Ma è una spiegazione che non basta. Perché se nel 2012 tutti i musei statali hanno perso tre milioni e mezzo di visitatori, sono stati soprattutto quelli a ingresso gratuito a soffrire. Pinacoteche e gallerie a costo zero, che non incidono sul portafoglio, hanno registrato l'andamento peggiore: dopo anni di crescita, tangibile, fra il 2009 e il 2011, quando la crisi, in teoria, era già galoppante, hanno perso da soli il 17,4 per cento dei visitatori, ovvero quasi due milioni e mezzo di persone che hanno rinunciato a scoprirli, anche se per farlo non avrebbero speso un centesimo. Per dare un'idea, le esposizioni a pagamento hanno perso (solo) il cinque per cento del pubblico. Tanto che alla fine, dal 2011 a oggi, gli introiti delle grandi e piccole collezioni d'arte statali sono pure aumentati di un poco, passando da 110 a 113 milioni di euro. Continuando a attrarre, però, sempre meno persone.

Barack Obama: "Laurearsi in storia dell'arte? Meglio in fabbrica". Levata di scudi dal mondo umanistico: "È terribile"

Una laurea in storia dell'arte? Meglio un lavoro in fabbrica. In Wisconsin per lanciare il suo piano di occupazione dopo il discorso sullo stato dell'Unione, il presidente Barack Obama ha corteggiato la polemica. In un discorso in un impianto General Electric, Obama ha ribadito il suo appoggio all'industria manufatturiera in America osservando che i giovani americani potrebbero probabilmente guadagnare di più (e trovare prima un posto di lavoro) rivolgendosi in quel settore: "Meglio che avere un diploma nelle discipline storico artistiche...".
Un punto di vista probabilmente non troppo lontano dalla realtà viste le difficoltà incontrate da tanti laureati in arte (e nelle materie umanistiche in generale), a spasso per mesi e anni dopo la fine del college. Ma le parole del presidente sono state accolte con una levata di scudi dai diretti interessati e nel mondo accademico delle 'Humanities', che già si sente sotto assedio dalle più ricche e potenti discipline scientifiche e economiche.
"Terribile", è sbottata ad esempio Linda Downs, direttore esecutivo e Ceo della College Art Association, l'organizzazione che riunisce laureati in storia dell'arte, professori e curatori di museo. "Nulla di sbagliato in un diploma di storia dell'arte, anche a me piace la storia dell'arte, così non voglio adesso ricevere una montagna di e-mail da troppa gente arrabbiata", aveva detto il capo della Casa Bianca al pubblico di un centro di addestramento Ge a Waukesha. "Voglio dire soltanto che voi avrete una grande carriera e un buon salario senza dover sobbarcarvi quattro anni di college, a patto naturalmente di avere le capacità e l'addestramento necessario".
Il dibattito è dunque più vasto e coinvolge l'annoso dilemma "scuole tecniche o università", e il fatto che negli Usa i costi delle rette universitarie sono così salati da costringere molti ragazzi e le loro famiglie a indebitarsi per anni fino al collo.
In un successivo comunicato della College Art Association, la Downs ha offerto appoggio agli sforzi dell'amministrazione Obama di sostenere l'istruzione superiore. E tuttavia: "Quando queste misure vengono prese per fare tagli, denigrare o eliminare dai piani di studio le discipline umanistiche come la storia dell'arte, le generazioni future di questo Paese saranno scoraggiate dall'approfittare dei valori, del pensiero critico dell'approccio creativo alla soluzione di problemi offerti dalle materie umanistiche".
Lo stesso Obama si è laureato in scienze politiche alla Columbia, che ha una squadra di umanisti col botto: "Val la pena ricordare - ha rincarato la Downs - che molti dei più importanti innovatori della Nazione, anche in campi come le tecnologie, il business, perfino le discipline militari, sono usciti dal college con un diploma nelle Humanities".