Subire
vessazioni crea dei danni incalcolabili sulla propria psiche, è sicuro.
Il carattere si modifica, la personalità diventa disturbata e la
depressione è in agguato. Ciò che non si conosceva è che essere vittime
di bullismo da piccoli lascia un’impronta indelebile anche sul Dna,
modificando l’attività di geni importanti per la regolazione dell’umore e
implicati nello sviluppo di disturbi depressivi. E' una ricerca del
Centre for Studies on Human Stress (CSHS) all’ospedale Louis-H.
Lafontaine e Università di Montreal a dimostrarlo. Il lavoro è stato
pubblicato sulla rivista Psychological Medicine e ha coinvolto 28 coppie
di gemelli identici analizzati a più riprese prima e dopo che uno dei
due fratelli rimanesse vittima di atti di bullismo. E' noto che i
gemelli abbiano lo stesso DNA, le differenze a livello genetico possono
essere imputate a esperienze differenti fatte sicuramente in ambiente
extra familiare. Sembra che il gene SERT nelle persone che subiscono
bullismo sia modificato, rendendo meno efficiente l’effetto positivo
della serotonina sull’umore. "Molti considerano i nostri geni immutabili
- spiega Isabelle Ouellet-Morin, che ha coordinato la ricerca - questo
studio suggerisce, invece, che l'ambiente, anche quello sociale, può
influire sul loro funzionamento.
Danni
incalcolabili, dunque, che dovrebbero farci capire che il bullismo va
combattuto ad ogni costo, sia quello infantile, sia quello che nel mondo
degli adulti chiamiamo "mobbing". Spesso sono proprio le vittime del
bullismo a subire in silenzio.
Cosa impedisce loro di reagire?
La
paura di subire contraccolpi da parte dei loro aggressori, ma anche
quella di ammettere le vessazioni subite. Soprattutto tra gli
adolescenti, è forte la vergogna per non essere stati in grado di
reagire. Quindi, se siete genitori, occhi aperti, osservare i propri
figli è sempre un buon atteggiamento. Stesso discorso vale per gli
insegnanti, che molto possono fare per prevenire questo disturbo sociale
e relazionale, sia osservando le dinamiche relazionali dei propri
alunni, sia correggendo gli eventuali atteggiamenti che potrebbero dare
il via a questo grave problema.