NOVARA
15/05/2013 - L’ASSESSORE ALL’ISTRUZIONE NE DISCUTERÀ CON L'UFFICIO SCOLASTICO, DIRIGENTI E SINDACATI
Scuola, mancano i soldi. La proposta: il sabato tutti a casa per risparmiare
Tagli ai trasporti e ai trasferimenti alla Provincia. Settimana corta in arrivo per gli studenti di Novara?
NOVARA
Settimana corta in arrivo per gli istituti scolastici della provincia? L'ipotesi verrà discussa, insieme
con altre, nell'incontro entro la fine del mese tra l’assessore provinciale all’Istruzione, Anna Maria
Mariani, l'ufficio scolastico provinciale, dirigenti scolastici e sindacati.
Il sabato di vacanza, con lezioni per gli istituti superiori concentrate dal lunedì al venerdì, è una delle
possibilità che saranno considerate per affrontare il prossimo anno scolastico alla luce dei tagli statali e regionali.
Ieri mattina, sui riflessi per le scuole del patto di stabilità e della «spending rewiew», si è tenuto un
vertice in Provincia. «Voglio subito precisare - dice il presidente Diego Sozzani - che a settembre tutte le scuole novaresi riapriranno regolarmente e non avranno problemi di sicurezza o riscaldamento, grazie alla politica oculata che abbiamo svolto in questi anni. Restano però due ostacoli insormontabili: il patto di stabilità ci blocca gli investimenti, anche se abbiamo il denaro, mentre da Stato e Regione i finanziamenti sono precipitati. Non sappiamo neppure quanto la Regione abbia messo in bilancio per il trasporto locale: noi lo garantiamo fino al 12 giugno. Poi tutto dipenderà dalle risorse a disposizione».
E proprio trasporto e manutenzione degli immobili sono i punti critici. «Sul trasporto ci sarà una forte
riduzione delle corse - precisa l'assessore provinciale Anna Maria Mariani - per cui stiamo esaminando tutti i flussi di traffico del pendolarismo scolastico; se le corse di ridurranno, anche gli orari delle scuole dovranno adeguarsi, per questo convocheremo i dirigenti scolastici per trovare una soluzione condivisa, insieme naturalmente con l’ufficio scolastico provinciale».
Sul tavolo, varie ipotesi: «Una è quella del sabato a casa, si risparmierebbe pure sul riscaldamento, anche se per questo siamo garantiti, grazie all’appalto che abbiamo fatto, fino al 2015. So che per alcuni istituti concentrare le lezioni in cinque giorni crea disagi ma bisogna parlarne».
Si parlerà anche della possibile riduzione dell’ora di lezione a 55 o 50 minuti perché le corse verranno ristrette in fasce orarie precise. «L'altro problema è la manutenzione degli edifici. Tutti i nostri istituti sono in regola sotto il profilo della sicurezza ma per alcuni sarebbero opportuni interventi. Eclatante - dice Mariani - il caso del professionale Bellini. Si dovrebbe sistemare il tetto: abbiamo pronto progetto e denaro, 900 mila euro, ma il patto di stabilità ci impedisce di procedere. Semplicemente assurdo».