A 15 anni inventa un test per scoprire il tumore al pancreas
Al liceo ha
avuto l’idea e un oncologo della Johns Hopkins lo ha chiamato nel suo
laboratorio: «È l’Edison
di oggi»
Jack Thomas Andraka
Jack Thomas Andraka ha solo 16
anni (è nato nel 1997) ed è già un inventore di fama e ricercatore nel campo dei
tumori. Negli Stati Uniti è possibile. Idee e competenze non guardano
l’anagrafe. Nel 2012, a 15 anni, ha ricevuto il Gordon E. Moore Award , il Gran
premio della Intel International Science and Engineering Fair .
Settantacinquemila dollari per sviluppare la sua invenzione: un nuovo
metodo, rapido e poco costoso, per rilevare l’aumento di una proteina che
segnala l’inizio di un tumore al pancreas. Funziona anche per ovaie e polmone.
E lo segnala molto precocemente, consentendo una cura vincente.
È nato a Crownsville, nel
Maryland, il giovane Andraka. Venerdì scorso, a Roma, ha
raccontato la sua scoperta alla Rome Maker Faire . «Mi sono interessato del
tumore al pancreas per la morte di un caro amico di famiglia. Per me era come
uno zio. Ho cominciato a fare ricerche nel web su questo tipo di cancro, sulle
proteine tumorali e sui recettori. E ho trovato un database di 8 mila proteine,
potenziali indicatori di un tumore al pancreas. La quattromillesima proteina mi
è sembrata interessante: nel sangue dei malati ce n’è tantissima. Ho pensato
fosse il mio target. Così ho ideato un test, basato su sensori e nanotubi di
carbonio, per poterla individuare in fase precoce». Tutto questo al liceo, il corrispettivo americano
del nostro liceo, durante una lezione di biologia sugli anticorpi e mentre
leggeva di nascosto un articolo sui metodi di analisi che impiegano nanotubi di
carbonio.
Convinto della validità dei suoi risultati, Jack cerca chi gli permette di sviluppare il test. Invia una lettera con la sua idea a 200 docenti della Johns Hopkins University e del National Institutes of Health (Nih).
Convinto della validità dei suoi risultati, Jack cerca chi gli permette di sviluppare il test. Invia una lettera con la sua idea a 200 docenti della Johns Hopkins University e del National Institutes of Health (Nih).
Andraka ha brevettato il suo
metodo, che è poi un «sensore cartaceo». L’attenzione è massima. Il tumore al pancreas è,
infatti, una malattia devastante con un tasso di sopravvivenza a cinque anni di
solo il 5,5%. Una delle ragioni di questo basso tasso di sopravvivenza è
la mancanza di metodi di screening non invasivi, precisi e poco costosi. Maitra
è entusiasta del suo pupillo: «Sentirete molto parlare di lui negli anni a
venire... Questo ragazzo è l’Edison dei nostri tempi. Dalla sua mente
scaturiranno parecchie lampadine».
07 ottobre 2013