Come diventare cyber-genitori
L'Huffington Post | Di Laura Eduati Pubblicato: 17/12/2012 17:39 CET | Aggiornato: 17/12/2012 17:39 CET
I genitori di adolescenti non saranno contenti di sapere che Facebook cambia politica sulla privacy e
diventa una sorta di gigantesco elenco telefonico mondiale. Tutti gli
utenti del social network, minorenni inclusi, saranno infatti
rintracciabili attraverso una semplice ricerca su Google e l'unico
strumento per evitare contatti indesiderati rimane quello di bloccare
individualmente le persone con le quali non vogliamo scambiare nemmeno
un saluto.
La buona notizia è che presto sarà possibile rimuovere le nostre foto
taggate, ovvero con tanto di nome e cognome, sia nella nostra bacheca
che in quella degli amici, e degli amici degli amici.
Sì, perché spesso una immagine viene copiata e condivisa all'infinito e ne perdiamo le tracce, oppure qualcuno di nostra conoscenza può decidere di pubblicare su Facebook una nostra foto senza chiedere il permesso. Ora potremo facilmente cercare le immagini, chiedere ai nostri amici virtuali che vengano rimosse, e se questo non accade basterà segnalare l'abuso. Questo nuovo strumento – rintracciabile nella parte chiamata “Registro attività” servirà ai genitori per aiutare i propri figli a togliere una volta per tutte post e immagini che potrebbero danneggiare la privacy, o magari finire nelle mani di compagni di scuola pronti a diventare cyber-bulli.
Il rischio coinvolge il 90% dei ragazzi italiani. Questa è infatti la
percentuale di adolescenti che naviga nel web almeno una volta al
giorno. Il 98% di questi possiede un profilo nei social network ma quasi
nessuno comprende che caricare una foto o raccontare dettagli della
propria vita privata potrebbe danneggiare la propria reputazione online:
quasi un decimo dei giovani utenti è vittima di prevaricazioni, scherzi
pesanti o peggio. A questo proposito è nata addirittura una
associazione di “cybergenitori” che studia le modalità
per proteggere i figli dal cyber-bullismo senza arrivare a spiare i
profili, mentre è online il progetto dell'Unione europea “Tabby in
Internet” dove è possibile fare un questionario per capire il livello di
rischio che corrono i giovani in rete.
Il nuovo pulsante sulla privacy non è ancora comparso in alto a
destra nelle bacheche italiane. Il quartier generale di Facebook fa
sapere che per cambiare la grafica di oltre un miliardo di profili sarà
necessario ancora qualche giorno. La novità principale consiste nel
fatto che per ogni nostra azione facebookiana ci verrà chiesto a quale
platea desideriamo rivolgerci: se soltanto agli amici, oppure anche al
resto del mondo digitale.